Spesso mi sentivo avvolto dal profumo degli aranci e dei limoni
che spirava da quei monti,
carezzevole e pieno di lusinghe, come un invito ad andare in Italia.
Anzi, una volta, nella luce d’oro del crepuscolo, vidi lui in persona,
sulla cima di un monte
il giovane dio della primavera,
col capo glorioso coronato
di fiori e di alloro,
gli occhi ridenti:
e la sua bocca fiorita gridò:
«Ti amo, vieni da me, in Italia».
(Heinrich Heine)